Come avevamo intuito al tempo del referendum sulla fecondazione assistita, il Governo nazionale ha proseguito nell’attacco alla legge 194. Infatti, la commissione conoscitiva, recentemente istituita dal Parlamento in merito, rappresenta il tentativo, goffamente malcelato, di intervenire su una materia che traduce simbolicamente, ma anche nella pratica, le lotte per l’affermazione dei nostri diritti civili.
Tutto ciò avviene in un contesto in cui è sempre più pervasivo l’intervento politico e clericale in ambiti che attengono alle libertà individuali.
Crediamo sia necessario affermare, ancora una volta, quanto sia profonda la nostra convinzione che i diritti faticosamente conquistati dalle donne nel nostro paese rappresentino la premessa e il connotato di una società che vogliamo libera, laica e democratica.
Essi sono patrimonio dell’impegno di quante negli anni trascorsi hanno duramente lottato per affermarli.
Siamo dunque come sempre pronte a continuare con determinazione e convinzione.
Lunedì 19 dicembre, alle ore 16, presso il Salone “G. Federico” della Cgil di Via Torino, 16 ci incontreremo con altre donne di associazioni, partiti, comunità che come noi sono convinte che l’arretramento dei nostri diritti equivale all’arretramento della nostra società e della civiltà laica della convivenza.
Questo messaggio-invito, a firma di Antonella Pezzullo della segreteria regionale Cgil, è stato trasmesso a tutte le strutture delle Camere del Lavoro della Campania. A Salerno l’argomento è già parte integrante del dibattito che si sta sviluppando soprattutto nei Congressi categoriali. L’iniziativa della segretaria Pezzullo conferma, dunque, che la Cgil è pienamente impegnata a tutti i livelli a difesa dell’importante legge che regola le norme sulla tutela sociale della maternità.
15 dicembre 2005 Ufficio Stampa Cgil Salerno