Venerdi 5 Novembre us, alle ore 11, presso il Municipio di Nocera Inferiore, si è aperto un tavolo di confronto, tra i sindaci che compongono la conferenza permanente, la CGIL di Salerno, e il sindacato di categoria della Funzione Pubblica. Erano presenti Arturo Sessa, segretario generale della Camera del Lavoro di Salerno, Gino Adinolfi, segretario organizzativo, Antonio Capezzuto, segretario generale funzione pubblica di Salerno e Gennaro D’Andretta.
Con questo incontro si apre, di fatto, una “vertenza sanità” in un territorio nevralgico per la Provincia di Salerno. Molti i temi sul tavolo, le problematiche che affliggono la macro area, sono state affrontate e sviscerate in un incontro dal carattere fattivo e cordiale.
Il sistema sanità soffre, nel suo complesso, di mali antichi; carenza di personale, sia sanitario che ausiliario, si stima che manchino quasi diecimila figure professionali su tutto il territorio, di cui un terzo nell’Agro Nocerino Sarnese, e di attrezzature sanitarie e di servizio. In particolare è stato analizzato il ruolo che dovrebbe avere l’Ospedale Umberto Primo.
Dopo una disamina approfondita della realtà del comprensorio, i sindaci e la CGIL di Salerno hanno steso un documento congiunto, una vera e propria piattaforma rivendicativa, con obiettivi chiari, da inviare al Presidente della Regione Campania De Luca, e al Direttore Generale della Asl Salerno.
Sui contenuti: realizzazione di un nuovo plesso ospedaliero, Scafati deve necessariamente rientrare nella rete emergenza, Sarno deve veder riconfermato e potenziato il primo livello Dea ( dipartimento di emergenza utenza e accettazione) per quanto riguarda le strutture ospedaliere di Nocera Inferiore e Pagani, il disegno prospettato e quello di Dea di secondo livello, ovvero un nosocomio in grado di garantire,oltre le normali funzioni ospedaliere di pronto soccorso, anche prestazioni di alta qualificazione ed una unità di terapia intensiva cardiologica.
La richiesta qualificante del documento, è certamente quella della costruzione di un nuovo plesso ospedaliero, che possa ricomprendere tutte le varie discipline specialistiche e la diagnostica d’avanguardia, necessarie ad un territorio vasto e popoloso come quello dell’Agro Nocerino Sarnese. L’area nord di Salerno vede strutture ospedaliere ormai obsolete, pensate negli anni ’60. “Il Recovery Plan è una opportunità formidabile per realizzare questo grande progetto di riqualificazione della sanità nella nostra provincia- ha affermato Arturo Sessa, Segretario Generale della CGIL di Salerno- speriamo che la Politica la sappia cogliere”.