58 PIAZZE E 100 PRESIDI, ECCO LA NOSTRA RISPOSTA ALLA MANOVRA

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Salerno, 9.11 2023
Ieri mattina, alle ore 11, presso la sede della UIL in Via Lucullo a Roma, si è tenuta la conferenza stampa dei due segretari generali di UIL, Bombardieri, e Landini della CGIL, per illustrare le motivazioni e gli obiettivi delle mobilitazioni, programmate per cambiare la manovra finanziaria e le politiche economiche e sociali del Governo Meloni.
Il percorso delle giornate di lotta si articolerà, a partire dal 17 Novembre, per le regioni del centro, per concludersi il 27 Novembre. Dunque 8 ore di sciopero generale, suddivise in cinque date , che riguarderanno Sud, Centro, Nord e isole.
Durante la conferenza stampa congiunta, Pierpaolo Bombardieri e Maurizio Landini, hanno confermato il giudizio negativo su manovra e politiche economiche.
Una manovra che non affronta la questione salariale, il governo, invece che intervenire là dove è partita l’inflazione, cioè dai profitti, taglia sul fronte di lavoro e salari. Senza contare che colpisce la sanità, le pensioni e aumenta le tasse.
La tassazione degli extra-profitti, impostata dal governo Draghi, prevedeva di individuare 11 multinazionali, che avrebbero prodotto un gettito di svariati Miliardi di euro, è scomparsa dalla vista.
La legge delega non allarga la base imponibile, mette in discussione il principio della progressività, non combatte l’evasione fiscale, non interviene con decisione sulle rendite finanziarie e immobiliari, così, non si liberano le risorse necessarie per investire nella sanità pubblica e nella scuola, per far ripartire il Paese, ha dichiarato Landini.
Per il segretario generale Cgil, dunque, l’esecutivo “fa cassa con la previdenza, compresa la non piena rivalutazione degli assegni pensionistici, dopo aver anche tagliato il reddito di cittadinanza. In sintesi, è una manovra sbagliata e socialmente inaccettabile”.

Non manca la denuncia sul peggioramento della legge Fornero: “Per confermare quota 103 ricalcolano la componente retributiva, cosicché se uno va in pensione perde mediamente il 15 per cento”, ha detto Stefano Landini .E ancora: “Il settore pubblico subisce la revisione delle aliquote, che è pure incostituzionale, perché tocca diritti acquisiti. E per giovani e donne si aggrava la situazione”. Ogni anno 120mila giovani, laureati e non,lasciano il nostro Paese, perché non trovano proposte di lavoro accettabili, anche sotto il profilo economico, mentre sarebbero fondamentali per gestite la fase di profonda trasformazione che ci attende.
Landini ha ricordato che, il 13 Dicembre, ci sarà la mobilitazione del sindacato europeo a Bruxelles, con la speranza che si riesca, prima o poi, a realizzare uno sciopero europeo.

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