Muore a 32 anni in una cava. «Non ci sono più parole»

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La Cgil e la Fillea di Salerno esprimono cordoglio alla famiglia dell’operaio deceduto, mentre era sul luogo di lavoro. «Siamo sconcertati ed affranti. Non ci sono più parole» – dichiarano Antonio Apadula e Luca Daniele, rispettivamente segretario generale della Cgil e segretario generale della Fillea.


Il 2024 è davvero un anno terribile, se si conta il numero degli infortuni e dei morti sul lavoro, soprattutto nel comparto dell’edilizia in provincia di Salerno.


«Fino a quando la sicurezza e la prevenzione sui luoghi di lavoro non diventerà la vera priorità, fino a quando le imprese continueranno a non investire in formazione soprattutto per i giovani appena assunti e per i lavoratori migranti, queste stragi quotidiane difficilmente si potranno arginare. Questa ennesima morte conferma quello che da mesi stiamo urlando a gran voce: la patente a punti di cui parla il Governo non è e non può essere la risoluzione al problema. Rinnoviamo con forza il nostro appello alle istituzioni ed al governo: occorrono investimenti sia in termini di risorse economiche che in termini di risorse umane. L’Ispettorato del lavoro e gli altri enti ispettivi vanno potenziati. Bene gli incentivi e le premialità per tutte le imprese nelle quali non si verificano infortuni ma d’altro canto, come stiamo rivendicando da anni, occorrono norme ancora più stringenti a partire dall’introduzione del reato di omicidio sul lavoro» – hanno ribadito i due sindacalisti.

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Antonio Apadula e Luca Daniele

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